![]() |
| ![]() ![]() |
|
San Gregorio nelle Alpi è un piccolo comune della provincia di Belluno posto a 528 metri d'altitudine. Conta una popolazione residente di 266 abitanti. La Chiesa parrocchiale del paese, dedicata a S. Gregorio, ha una preziosa tela con "La Madonna col bambino e santi", attribuita un tempo a Lorenzo Luzzo da Feltre, più recentemente ad Alessandro Bonvicino, detto il Moretto da Brescia, eseguita nel 1519. Oltre al valore artistico, ha un pregio che si potrebbe definire topografico: lo sfondo del quadro rappresenta infatti il Santuario di S. Vittore presso Feltre. Segno questo che l'opera fu eseguita a Feltre, dove fu posto l'angolo visuale dell'autore. L'estensione del territorio comunale è di 18.96 Km divisi in 13 frazioni: 1) ALCONIS: posto a 433 metri d'altitudine e a 6.700 Km. da S. Gregorio, conta una popolazione residente di 72 anime. Il suo nome deriva dal latino "aliquis" (qualcuno) oppure dal tedesco "kunkel" (rocca), l'ipotesi più attendibile è la prima. Sede di due chiesette, quella di S.Michele Arcangelo, rinascimentale del 1500, e quella della Madonna Mora o di Loreto, costruita un centinaio di anni fa. 2) LUNI: 354 metri d'altitudine, 6 Km. da S. Gregorio, 79 residenti. Il nome è uguale al tedesco "luny" (sporco o rozzo). Nella chiesetta del 1600, che era padronale della famiglia Villabruna, un dipinto della Madonna del Lotbruna. 3) PADERNO: 391 metri d'altitudine, 5.200 Km. da S. Gregorio, 263 residenti. Il nome potrebbe derivare dal latino "paternus" (paterno) o da "patruus" (padrone). La Chiesa dedicata a S. Lucano è di linea rinascimentale. 4) RONCOI: 686 metri d'altitudine, 2.200 Km. da S. Gregorio, 259 residenti. Il nome deriva da ronca (bosco ceduo). E' sede di un Chiesa dedicata a S. Pietro ed alla Madonna di Caravaggio risalente ai primi del 1800 in stile neoclassico. 5) BARP: 526 metri d'altitudine, 1 Km. da S. Gregorio, 22 residenti. Il nome potrebbe derivare dal tedesco "burg bei" (vicino al borgo). 6) CARAZZAI: 561 metri d'altitudine, 2 Km. da S. Gregorio, 59 residenti. Che dovrebbe essere pronunciato col teta finale, dovrebbe derivare da "karab" (arma da fuoco) e "fai" (fare). Chiesetta risalente al 1600 dedicata a S. Caterina d'Alessandria che custodisce una buona tela del Da Corte. 7) CORT: 579 metri d'altitudine, 1 Km. da S. Gregorio, 116 residenti. Il nome è uguale a cortile. Chiesetta rustica dedicata a S. Virgilio e S. Lucia contenente una tela di F. Corte di Cesiomaggiore. 8) FUMACH: 429 metri d'altitudine, 3.500 Km. da S. Gregorio, 71 residenti. Il nome deriva dal tedesco "fumeia" (carbonaia), l'"ach" è stato aggiunto come finale dispregiativo, oppure dal personale latino "Fumius" o "Euphemus". La Chiesetta, dedicata a San Bartolomeo, con affreschi pressoché uguali a quelli delle pareti di S. Vittore di Feltre, risale al 1400. Un tempo era tutta affrescata ma poi fu ricoperta da una mano di calce, forse durante la peste del 1831. 9) MUIACH: 422 metri d'altitudine, 3.00 Km. da S. Gregorio, 168 residenti. Il nome viene dal tedesco "muie" (umido) con l'"ach" dispregiativo. E' sede della chiesetta più antica della parrocchia dedicata alla natività della Madonna. 10) PALUCH: 353 metri d'altitudine, 4.500 Km. da S. Gregorio, 47 residenti. Il nome significa "palude" o "luogo umido". 11) SALTOI: 535 metri d'altitudine, 0.500 Km. da S. Gregorio, 12 residenti. Il nome deriva dal latino "saltus". L'"oi" finale sta ad indicare il plurale e significa "grandi salti" o "campagne". 12) VELOS: 359 metri d'altitudine, 4.00 Km. da S. Gregorio, 55 residenti. Il territorio comunale insiste in zona montuosa, con altimetria variabile da m.325 circa a Luni e Costa Ficape e m.2186 alla sommità del Monte Pizzocco. Il clima è tipico delle zone montuose alpine e prealpine con inverni rigidi e lunghi, brevi sprazzi di caldo nella stagione estiva e vari periodi di intensa piovosità nelle mezze stagioni. Tutte le frazioni del territorio sono collegate con strade per lo più asfaltate. Le stesse sono servite da servizi di autolinee pubbliche convergenti nelle già citate frazioni di S. Gregorio e Paderno. Non esiste collegamento diretto con automezzi pubblici fra Paderno ed il capoluogo. Certamente nel 1000 Paderno e S. Gregorio erano già abitati. Il primo documento scritto che riguardi il centro del paese è la bolla del Papa Lucio III del 1135, che ricorda l'esistenza di una cappella. S. Gregorio, a quel tempo, era una "degania" divisione amministrativa di origine longobarda. A Paderno esisteva un castello, costruito probabilmente attorno all'anno 1000. Il maniero fu distrutto tra il 1422 ed il 1441, quando Venezia ordinò la distruzione di tutti i fortilizi della vallata feltrina e bellunese. Col 1797 cominciò l'invasione francese che, tuttavia, non coinvolse da vicino il paese. Con l'istituzione del distretto di Feltre, operata dall'Austria nel 1816, venne istituito il Comune. Nel 1866 S. Gregorio passava all'Italia. Valerio Chiezzi |