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ROCCHE E CASTELLI |
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La più spiccata caratteristica dei centri del nostro entroterra è, per lo più, quella di trovarsi in cima a delle alture e di essere disseminati un po' dovunque, per costituire un sistema difensivo pressoché unico nella storia dell'architettura. Munitissime rocche sono ormai scomparse e scarse rovine ne attestano l'esistenza, come a Fossombrone, Pergola, Mondolfo, Cagli e San Costanzo. Espone invece intatta tutta la sua possente struttura e l'originale concezione, la rocca roveresca di Mondavio, creata dall'estro di Francesco di Giorgio Martini, e nel cui interno sono sistemati un museo di rievocazione storica e una interessante raccolta di armi. E' tutto da scoprire, aperto solo perzialmente al pubblico, il Castello Brancaleoni di Piobbico, adorno di stucchi del Brandani e con pareti affrescate. Sembra solcare un mare di fantasia, con lo sperone a forma di prua, il Castello dei Conti della Porta a Frontone. A Cagli invece, il Torrione semicircolare, emana ancora l'indomita forza che doveva avere la distrutta rocca, opera anch'essa dell'architetto Francesco di Giorgio Martini. In posizione panoramica, tra Acqualagna e Piobbico, svetta l'imponente e ferrigno castello di Naro.
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